Il progetto prende spunto dal quadro coerente delle azioni in corso contro la corruzione nel mondo dello sport da parte degli attori italiani: l'AAMS (Agenzia dei Monopoli di Stato) attraverso l'unità di controllo GASS; gli operatori di scommesse attraverso le Unità UISS e GISS (che coinvolgono forze di polizia) sin dal 2011; Lega Serie B, Lega PRO e AIC (Associazione Giocatori di Calcio) attraverso iniziative di formazione coerenti sin dal 2013; Transparency International Italia ha realizzato in modo efficace nel 2014 il progetto dell'Unione europea (http://www.stop-match-fixing-italia.org/) nell'ambito di un ampio contesto di cooperazione tra gli Stati membri. L'Università Cattolica ha sviluppato un'indagine solida innovativa (http://www.stop-match-fixing-italia.org/1/upload/indaginematchfixing_italia.pdf). I centri di ricerca internazionali UNICRI e ISPAC, con sede in Italia, hanno recentemente posto la loro attenzione sulla criminalità sportiva: (http://ispac.cnpds.org/report-ispac-international-conference-on-criminal-threats-and-international-answers-44.html); Palermo (Sicilia): attraverso lo Sportello Legalità, la Camera di Commercio  locale ha avviato nel 2014 un programma di segnalazione delle distorsioni del mercato sportivo, portando la sua esperienza, già molto strutturata, nella consulenza alle aziende minacciate dalla criminalità organizzata.

La legislazione italiana e le autorità di contrasto preposte sono riconosciute internazionalmente come aggiornate e proattive. Soprattutto l'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha contribuito in maniera significativa alla Convenzione COE sul match-fixing e ha implementato le basi per una prima piattaforma di cooperazione internazionale in materia di PP durante la presidenza del semestre italiano (http: //www.ad-hoc-network- against-match-fixing.net/).

Tutto questo diventa così funzionale a promuovere un'efficace cooperazione pubblica-privata all’interno della UE, sostenuta da una dinamica già attiva in un contesto di processi di scambio europei e internazionali coerenti. Il progetto mira a trarre vantaggio da questa situazione “ad alto potenziale" per generare un significativo "aggiornamento quantitativo / qualitativo" nella cooperazione pubblico/privato contro la pratica del match-fixing, concentrandosi sulla prevenzione dell'uso delle scommesse sportive da parte della criminalità organizzata attraverso: a) realizzazione di un’area test e prima messa a punto in Italia; c) preparazione del terreno per la sua possibile applicazione in altri Stati membri dell'UE, con la necessaria declinazione nazionale/regionale/locale. Il progetto promuove un "approccio integrato" con un insieme di strumenti che operano in stretta coordinazione, con una "formula testata" che assembla quattro componenti (con possibili declinazioni): 1) comprensione; 2) condivisione pratica; 3) elaborazione di strumenti metodologici; 4) replicabilità mediante declinazione su misura alle specificità locali.

Di conseguenza, gli obiettivi sono quattro: 1) un'analisi qualitativa per elaborare un “Synoptic Integrated Frame", una "mappa di riferimento" per il "territorio complesso" del match-fixing, funzionale a tutti gli attori interagenti per politiche comuni; 2) istituire una “Coordination Room" permanente dell'UE, con un repository di dati integrato, per individuare le buone pratiche del modello da testare in Italia e preparare il terreno per un'ulteriore diffusione; 3) istituire una Procedura Integrata di Cooperazione pubblica-privata per la prevenzione per estendere la capacità di individuazione preliminare di situazioni a rischio; 4)attivare un innovativo sistema di reporting protetto (Protected Reporting System).

Le attività sono strutturate in 6 pacchetti di lavoro, con un'area di comunicazione che assicura il corretto flusso di informazioni interno/esterno, un elemento cruciale per il successo. Il progetto ha una durata di 21 mesi.

I beneficiari saranno tutti gli stakeholder, privati e pubblici, del mondo dello sport, poiché l'azione coinvolge tutte le tipologie di soggetti. Grazie alla creazione di un ambiente ben consapevole e potenziato in un ampio processo di condivisione dell'UE, il risultato previsto è un significativo miglioramento della capacità di cooperazione pubblico-privato per prevenire l'utilizzo delle scommesse sportive per scopi criminali, identificandoli sul nascere e facendo in modo che  i meccanismi integrati generino risposte più rapide da parte di tutti gli attori coinvolti e soprattutto dalle forze di polizia.